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Intervista a Victor Bailey
Giugno 2001

 

Intervista a Victor Bailey
by Marco Piretti

M: Prima di tutto molte grazie Victor per aver accettato la nostra intervista. Puoi dirci qualcosa circa i tuoi primi approcci con il basso?

V: Ho iniziato a suonare nel 1975. All'inizio ho suonato qualsiasi tipo di musica (funky, r&b, fusion, jazz, rock). Ero interessato a qualsiasi tipo di approccio allo strumento. Ero alla ricerca di cose particolari fin dall'inizio. Ma ho sempre dato molta importanza al feeling e al groove.

M: Perche' hai scelto di suonare il basso? Quali sono le caratteristiche di questo strumento che ti hanno affascinato?

V: Suonavo la atteria in un gruppo e il bassista lascio' il gruppo proprio in mezzo alle prove, allora ho detto: "OK, suonero' il basso". E non l'avevo mai suonato prima, ma presi su il basso e suonai tutti i pezzi molto bene. Quindi poi non ci furono dubbi su quello che avrei dovuto fare.

M: Cosa ricordi dei tuoi inizi con la musica jazz?

V: Mio padre e' un sassofonista e arrangiatore, allora ho sempre avuto grandi musicisti jazz ogni giorno a casa mia. Il jazz non e' stata una cosa che abbia scoperto in qualche particolare momento, e' sempre stato li' e l'ho sempre suonato.

M: Quali sono i musicisti che hanno influenzato maggiormente la tua musica e il tuo modo di suonare il basso?

V: La mia musica e' influenzata da tutti quelli che ho ascoltato. Considera un qualsiasi grande musicista jazz, funk o r&b, e tutti hanno un'influenza sulla mia musica. A proposito di bassisti, Stanley Clarke, Jaco Pastorius, Alphonso Johnson, Larry Graham, Paul Chambers, Ron Carter.

M: Quali sono le esperienze che consideri piu' importanti per la tua formazione musicale, prima di entrare nei Weather Report?

V: I momenti piu' importanti della mia vita sono quelli passati con mio padre Morris Bailey da bambino. Mio padre ha composto alcuni grandi successi r&b negli anni '60 e '70 per artisti come Patti Labelle, The Stylistics, The Spinners, Nina Simone, Billy Paul, giusto per nominarne alcuni. Il fratello di mio padre, Donald Bailey, era il batterista della formazione originale del Jimmy Smith Trio. Quindi abbiamo avuto un grande numero di grandi musicisti jazz che venivano a casa nostra giornalmente. Inoltre sono stato un musicista professionista a partire dai dieci anni di eta', iniziando con la batteria. Quindi nel momento in cui entrai a far parte dei Weather Report avevo gia' fatto centinaia di concerti compresi quelli con gente del calibro di Roy Haynes, Sonny Rollins, Hugh Masekela e Miriam Makeba per nominarne alcuni. Quindi ero giovane quando sono entrato nei Weather Report, ma non ero un pivello.

M: Puoi raccontarci la storia dei tuoi primi approcci con Zawinul e i Weather Report?

V: Stavo suonando con la cantante sudafricana Miriam Makeba e Omar Hakim suono' con noi in due spettacoli. Dopo il secondo mi disse del suo ingaggio con i WR e che Jaco aveva lasciato la band. Cosi' mi diede l'indirizzo di Zawinul e mi disse di mandargli un nastro. Chiamai Joe al telefono prima che ricevesse il nastro e mi disse: "Non ti ho ancora sentito suonare ma sento che ti assumero'". Non appena lui e Wayne Shorter ascoltarono il nastro, mi chiamarono ed ero dentro.

M: Eri solo diciannovenne allora, ed avevi il compito poco invidiabile di rimpiazzare Jaco Pastorius...

Cosa c'e' di poco invidiabile nell'entrare a far parte dei Weather Report dopo JACO PASTORIUS? Al contrario, era una posizione assolutamente invidiabile quella in cui mi trovavo. E' davvero interessante come solo recentemente molta gente stia chiedendomi come mi sentivo a suonare con i WR dopo Jaco e se avessi qualcosa di cui essere preoccupato. Nessuno me lo chiese a quell'epoca. Se non ne fossi cosi' sicuro potrei trovare la domanda quasi un insulto. Forse penso di essere migliore di cio' che veramente sono, ma non c'e' nessun uomo vivo o morto che avrei problemi a sostituire al basso, ora o sempre. Sono stato sullo stesso palcoscenico (VERIFICARE) con Jaco piu' di una volta (....) e credimi, non avevo nulla di cui essere preoccupato allora o adesso. E dico questo con tutto il dovuto rispetto per Jaco quale il grande innovatore dello strumento che e' stato. Ma io non ho avuto quel posto per nulla. Il mio ruolo nel gruppo era di funzionare maggiormente come parte della sezione ritmica, che era esattamente quello che serviva dopo cinque anni di presenza dominante del basso che c'era stata con Jaco. Questa non fu una mia scelta. Se fosse stato per me avrei suonato assoli e melodie su tutto anch'io. Ma questo non era cio' che mi veniva chiesto. E la risposta al nuovo e piu' funzionale ruolo del basso fu enormemente positiva.

M: Cosa puoi dirci circa le tue relazioni con Omar Hakim all'epoca?

V: Omar ed io realmente non ci conoscevamo nel momento in cui siamo entrati nella band. Avevamo solo suonato insieme qualche volta. Ma abbiamo sempre saputo che avevamo una connessione particolare quando suonavamo. A causa di questo c'e' sempre stato un profondo rispetto reciproco ed oltre a cio' e' nata una grande amicizia. E' come se fosse mio fratello!

M: Esiste un video di uno dei tuoi primi concerti con i WR al Playboy Jazz Festival del 1982. Suonavate molti pezzi del "vecchio" repertorio WR, dagli album precedenti; ci fu anche una partecipazione dei Manhattan Transfer, cosa ricordi di questo periodo?

V: Veramente non abbiamo mai suonato "vecchia" musica quando siamo arrivati nella band. Alla fine del concerto suonavamo un medley di vecchi pezzi, suonavamo anche un pezzo tratto da un album precedente, "Fast City", ma oltre a questo suonavamo musica nuova. C'e' un videoclip in cui ci vedi suonare questo medley e se ti basi solo su quello puoi avere un'impressione diversa, ma quello era il 5% di quello che facevamo.

M: E poi arrivarono le sessioni di registrazione di "Procession". Tra parentesi, per me e' uno dei migliori album dei WR. Cosa puoi dirci di queste sessioni e del tour successivo?

V: L'unica cosa che posso dire e' che mi girava la testa! Da quando avevo 16 anni non facevo che dire a tutti che avrei rimpiazzato Jaco nei Weather Report e questo era successo!! Quindi ero semplicemente in paradiso. Ero appena uscito dal Berklee College of Music, da circa un anno, percio' mi sentii come se fossi ancora a scuola, la migliore del mondo!!


I Weather Report all'epoca di "Procession"

M: Ci sono in circolazione anche alcuni video di concerti del periodo 1983-84. La band sembra essere al meglio, molto creativa, e un sacco di nuove composizioni...

V: La versione "live" del gruppo era molto migliore di qualsiasi registrazione in studio che abbiamo fatto. Fu un grande periodo per Joe e Wayne perche' c'era molto spazio per esprimersi. Quando c'era Jaco c'era sempre una tendenza a cadere nel burning, alta energia, ma con noi Wayne pote' tornare alla sua caratteristica di suonare tre note in cinque minuti, dicendo piu' di quanto gli altri dicessero con centinaia di note!!

M: C'e' chi dice che "Sportin' Life" puo' essere considerato uno dei migliori album dei WR, comparabile con Heavy Weather, ma che il mondo musicale era cambiato e per questo tale album ebbe un successo di pubblico limitato. Tu cosa pensi in proposito?

V: L'unica differenza tra Heavy Weather e ogni altro album dei WR e' che il primo ha avuto un grande successo come Birdland. Questa sola e' la causa della differenza di vendite non solo degli album dei WR ma degli album di qualsiasi altro. Un hit e' un hit, e Birdland e' un vero hit.


I Weather Report all'epoca del loro ultimo tour, 1984

M: Quali furono per te le cause della fine della collaborazione tra Zawinul e Shorter nei WR? E quali i motivi della tua decisione di continuare con i WR?

V: Questo dovresti chiederlo a Joe e Wayne. Per me non ci fu ua separazione reale tra WR e Weather Update. Ci aspettavamo di andare in tour, Wayne non venne e cosi' andammo avanti, tutto qui.


Victor Bailey con i Weather Update, circa 1986
Photo by Fabio Di Biagio

M: Hai avuto anche un'esperienza con gli Steps Ahead, cosa puoi dirci in proposito?

V: La prima formazione degli Steps con cui ho suonato era eccezionale! Michael Brecker, Mike Mainieri, Chuck Loeb, Peter Erskine. Fu una delle poche band con cui ho suonato nella quale ogni sera ero totalmente prondo ad andare sul palcoscenico, e sicuro che avremmo fatto scintille. Fu semplicemente uno di quei gruppi in cui la "chimica" (letteralmente, ndr) era semplicemente giusta. E' l'unica cosa che ho fatto che si avvicina agli altissimi momenti musicali che ho avuto con i WR, se escludiamo il mio gruppo.

M: E successivamente sei stato il bassista di Madonna per sette anni. E' un tipo di musica molto diverso! Puoi raccontarci qualcosa circa i tuoi primi contatti con lei e sull'esperienza di quegli anni?

V: Madonna e' un tipo molto diverso di musica rispetto ai WR ma questo non significa che sia un tipo diverso di musica per me. I WR erano la musica di Joe e Wayne. Sono onorato di essere stato parte di questo ma questo e' qualcosa che ho fato, non quello che sono. Prima e durante i WR avevo fatto montagne di registrazioni pop, r&b e hip-hop, quindi per me l'idea di suonare con una pop star non era cosi' inusuale. Chiunqe abbia acquistato molte altri generi di dischi oltre la fusion sapeva che non mi occupavo solo di questo. Madonna venne a conoscenza del mio lavoro in tutte queste diverse aree della musica, e quando mi chiamo' non fu soltanto perche' sapevo fare assoli. Fu perche' avrei saputo darle quello di cui aveva bisogno [omissis].

M: Hai ripreso la tua collaborazione con Zawinul nei Syndicate ed e' stato un grande periodo per questa band. Perche' hai scelto di suonare ancora con Joe, e quali sono i tuoi ricordi di questo periodo?

V: Nel 1997 il direttore della nostra casa discografica, ESC Records, mi chiese se potessi essere interessato a suonare con Joe. Naturalmente dissi di si'. Non avevo avuto nessun'altra esperienza cosi' ispiratrice dopo aver suonato con i WR. Quindi ero felice di tornare con lui, ed e' stato grande!


Victor Bailey con i Zawinul Syndicate

M: Nel 1999 hai rilasciato anche un album solista con la ESC Records, Lowblow. E' stato il tuo primo album solista dopo 10 anni, ed hai suonato anche un tributo a Jaco (Do You Know Who/Continuum). Cosa puoi dirci in proposito?

V: Semplicemente ascoltalo, e quello che senti e' cio' che e'.

M: Poi hai formato la tua band. Quali sono i tuoi commenti su di essa? Ed hai intenzione di continuare la tua attivita' come solista?

V: E' difficile di questi tempi formare una nuova band. La musica che faccio non vende milioni di copie, e se non sei in TV con i videoclip, o alla radio, puo' essere duro far partire una band. Ma ho avuto un tour di grande successo quindi ora so che posso farlo. Certamente andro' avanti con la mia band visto che ho la possibilita' di farlo.

M: Qual e' la tua opinione generale circa Joe Zawinul, come uomo, musicista, amico?

V: E' una grande persona e un grande amico. E un grandissimo musicista, naturalmente!

Victor Bailey

Biografia di Victor Bailey

Vero campione del basso elettrico, Victor Bailey si è distinto come uno dei grandi su questo strumento suonando con i Weather Report, Weather Update, Steps Ahead, The Zawinul Syndicate e Madonna. Come leader ha portato la sua impressionante abilità al servizio delle proprie composizioni.

Esperto compositore dotato di grande musicalità, che va molto oltre il basso, Bailey ottiene un gradevole equilibrio tra virtuosismo e melodia in Lowblow, il suo secondo album solista e suo debutto con l'etichetta ESC Records. Sebbene siano trascorsi dieci anni dal suo precedente album (Bottom's Up fu pubblicato dalla Atlantic nel 1990), l'album arriva nel momento giusto relativamente alle possibilità economiche. "Negli ultimi 20 anni, dal momento in cui la mia generazione fu abbastanza matura da diventare artisti, tutto è cambiato molto", dice. "Andare avanti significava omogeneizzarsi al suono di 30 o 40 anni fa. E la musica elettrica diventò smooth jazz. Penso che molti di noi abbiano raggiunto un punto in cui eravamo stufi. Non ho registrato nessun album per 10 anni perché qualsiasi etichetta voleva musica commerciale. Mi è occorso molto tempo per trovare qualcuno (Joachim Brecker della ESC Records) che mi lasciasse semplicemente suonare il mio basso e registrare ciò che volevo".

Cresciuto in una famiglia molto musicale (suo padre Morris Bailey era un sassofonista ed arrangiatore rispettato in molti studi di registrazione di Philadelphia), Victor è stato esposto da età giovanissima ad un flusso costante di grandi musicisti del luogo. "Non posso dire di non aver avuto insegnanti, ma tornavo da scuola e trovavo mio padre che provava con tipi come Tyrone Browne. Quindi naturalmente ascoltare gente come questa quando hai sedici anni e suoni da meno di uno… è stato molto ispirante per me. Dopo che Tyrone se ne andava volevo restare in piedi per provare fino a mezzanotte… almeno sei ore di fila. Dunque è stata una grande influenza per me, anche se non posso dire di aver avuto mentori.

Ancora adolescente, Victor ha avuto occasione di suonare in concerti locali con musicisti quali l'organista Shirley Scott e il grande batterista Mickey Roker. "Piladelphia è un gran bel posto per acquisire musicalità suonando in gruppo" continua, "lo standard dei musicisti è alto e c'è molta competizione. Ma è una cosa molto educativa. Se hai 16 anni e pensi di poter suonare, hai l'occasione di esibirti con i vecchi musicisti che calcano la scena da anni".

Larry Graham fu un eroe particolare in questi anni di formazione. "Andai a vederlo al Capitol Centre di Washington, fu la prima volta che vidi qualcuno fare slapping, non avevo nessuna idea di cosa stesse facendo, ma il modo in cui lo faceva era fenomenale per me".

Dopo aver studiato al Berklee College of Music di Boston, Bailey si è trasferito sulla scena newyorkese. Fu durante la sua prima session di registrazione in città che conobbe Omar Hakim. Fecero insieme anche un tour con Miriam Makeba prima di entrare a far parte dei Weather Report nel 1982. "Come una magia, fu immediato" dice Victor. "E' la cosa che tutti i batteristi e i bassisti sognano. Con Omar non devo pensare a nulla, semplicemente suoniamo ed è come una comunicazione istantanea. Penso che abbiamo un mix di virtuosismo, educazione musicale, soul e groove, diviso in proporzioni perfette tra noi".

Il primo concerto con Madonna avvenne alla sua apparizione al "Saturday Night Live" nel 1982. Come spiega Victor, "stavano proprio allora mettendo su una sezione ritmica per la sua apparizione allo show, lei seppe chi eravamo e chiese al direttore musicale di prenderci. Quindi facemmo lo show e lei era molto soddisfatta, ci disse che se avesse fatto un tour ci avrebbe ingaggiati, ed eravamo sorpresi di quanto fosse aggiornata, voglio dire, durante le prove ci mettemmo a suonare certe cose e lei si voltò e disse: 'non suonate questa roba dei Weather Report dopo ogni pezzo!', e noi le chiedemmo se conosceva questa musica e la conosceva bene".

Per la biografia completa vedere la versione in Inglese di questa pagina.

DISCOGRAFIA SELEZIONATA

Album solisti:

Bottom's Up - Atlantic
Lowblow - ESC

Con i Weather Report

Procession - CBS
Domino Theory - CBS
Sportin' Life - CBS
This is This - CBS

Con gli Steps Ahead

Magnetic - Electra Musician
NYC - NYC Records

Con Bill Evans

Escape - ESC Records
Touch - ESC Records

Con Joe Zawinul & The Zawinul Syndicate

World Tour - ESC Records

Con Michael Brecker

Now You See It, Now You Don't - GRP

Con Lenny White

Present Tense - Hip Bop Records

Victor Bailey Biography courtesy of EMMECI Srl

 

Clicca qui per visualizzare la trascrizione della chat session che abbiamo avuto su questo sito con Victor Bailey il 17 Giugno 2001

Many thanks to Victor Bailey for releasing us this interview.
For more info about Victor, see his
official website (currently under construction)

 

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